Rifondazione Comunista sta affrontando il sui dodicesimo congresso domenica 19 gennaio Ravenna, la mia federazione, farà il suo e quindi un momento anche di bilanci, di riflessioni che ormai sempre meno facciamo perché ormai non si usa più, non c’è più un vero confronto, una vera analisi, neanche in un piccolo partito come il nostro passiamo dalla chicchera che diventa fuffa o all’azione senza uno scopo fine a se stessa.
Questo congresso arriva con due documenti, nonostante abbia votato per il secondo li giudico entrambi carenti. Questi documenti sono il simbolo di una dirigenza che si è chiusa in sé stessa parla solo di strategia, di tattica, ma perde di vista quello che serve al partito, si fanno discorsi geopolitici ma si dimentica l’abc la base di chi dovrebbe dirigere un partito e cercare di farlo crescere facendo crescere anche le lotte sociali che sono un tutt’uno con un partito comunista.
TUTTO È COMUNISMO
Viviamo in u momento storico dove la leader di un partito neonazista ha dato del comunista a Hitler, il capitalismo quando entra in crisi inizia a mettere paura alle persone e il comunismo è lo spauracchio ancora usato, forse perché un po' hanno veramente paura, ma ultimamente queste accuse di comunismo stanno sfiorando il ridicolo.
Questo succede anche perché noi come partito non facciamo più cultura, ci siamo ritirati. Certo non siamo nei media, ma noi non facciamo cultura neanche al nostro interno come pretendiamo che fuori da noi si abbia un’idea positiva del comunismo, se non facciamo cultura, se non facciamo crescere una classe dirigente che si confronti con le persone nella società, come facciamo a far conoscere cosa vogliamo fare, chi siamo se non abbiamo giornali cartacei o web, case editrici, non produciamo podcast non usiamo nessun media per fare cultura e formazione. I social li usiamo in gran parte per anniversari. Certo i soldi sono un problema i soldi mancano sempre, ma i soldi sono un mezzo non il fine, se non facciamo prima dei progetti non sapremmo mai quanto costano. Chiediamo soldi agli iscritti per pagare delle tasse arretrate non potremmo chiederli per un progetto per un quotidiano sul web? Gli intellettuali che sono nel partito vecchi e nuovi perché non li facciamo lavorare a qualche progetto?
Non abbiamo qualche giornalista che possa fondare una testata, iniziare in due con l’aiuto dai territori questo giornale potrebbe avere una rete di informazione già notevole, avremmo un direttore che va anche negli altri media a parlare del nostro mondo. Oggi fare informazione e fare politica spesso si intreccia soprattutto se si vive in una provincia come la mia dove domina la cappa del PD e delle sue lobby.
Per questo il mio circolo Villa San Martino e quello di Conselice abbiamo creato un piccolo sito di informazione (www.camminaredomandando.it) e una piccola casa editrice che si chiama Orizzonte per produrre libri, documentari, podcast etc. Senza soldi con il lavoro di volontari, figurarsi cosa si può fare con un po' di budget. Di questo non si parla proprio o si fanno brevi accenni nei documenti congressuali, una volta si chiamava stampa e propaganda oggi non si fa nulla, manca l’abc, Nella Rifondazione che vorrei mi piacerebbe ripartire dalle basi.
INSCRIVERSI PER FARE COSA?
In nessuno dei documenti congressuali si affronta il problema dell’organizzazione del partito, siamo un partito organizzato come se fossimo milioni di iscritti, abbiamo una macchina pomposa e iper-burocratica che sembra quasi fatta apposta per non cambiare nulla, io personalmente sono al terzo congresso e leggo sempre gli stessi cognomi nella segreteria e nei sotto gruppi. Molti scelgono di inscriversi ad un’associazione e non a un partito perché nel primo c’è partecipazione. Qualora si riesca ad iscrivere una nuova persona cosa fa per il partito? Se costei capitasse nella mia provincia, salvo un paio di circoli che sono attivi, non farà nulla tra circoli finti e una dirigenza federale anziana che non può più fare nulla, ma non vuole cedere il passo, questa persona potrà al massimo scegliere il suo segretario/a di circolo. Tutto il resto delle votazioni sono una macchina strana di rappresentanti di cpf cpt cct sgh e così via, commissioni sotto-commissioni sotto-sotto-commissioni che tirano fuori arcordicchi per avere una segreteria nazionale che poi non incide in nulla, non riesce neanche a cambiare un sito internet pessimo.
Visto che il mondo si evolve e i comunisti da sempre sono per il progresso perché non rubiamo dai 5 stelle l’idea della piattaforma per votare? Nella Rifondazione che vorrei una compagna o un compagno iscritto possono votare direttamente il segretario/a del circolo, della federazione, della regione e nazionale, potranno nascere nuovi documenti prendendo consensi grazie al fatto che vengono messi sulla piattaforma e votati da almeno un tot di persone per fare il congresso. Con questo sistema si potrebbe rinnovare un po' la classe dirigente e sbloccare territori tenuti morenti dalle solite cariatidi. Gli iscritti potranno rimanere più informati perché saranno disponibili documenti e video, e votare anche più velocemente quando succedono alleanze impreviste etc.
Chi scrive è un semplice iscritto che non ha ruoli e non ne vuole, vorrebbe solamente che la lotta si evolvesse che almeno si tentasse di fare qualcosa, sono stanco di guardare a come era Rifondazione prima voglio pensare a come Rifondazione sarà utile come strumento per le lotte di chi non ha nulla e di chi sta perdendo tutto.
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