Stando a quanto riportato su: https://www.ravennatoday.it/economia/caro-energia-bonaccini-gela-le-proteste-a-ravenna-il-rigassificatore-si-fara.html sembra che il presidente avrebbe dichiarato a “L’aria che tira”:
«Possono chiedere quello che vogliono. Il rigassificatore a Ravenna si farà. C'è una maggioranza di centrosinistra in Comune che lo vuole, poi è chiaro che in una coalizione si possono avere idee diverse».
Una frase d’una violenza inaudita che, pur nella bonarietà dell’affermazione finale circa la liceità delle idee diverse in una coalizione di partiti, evidenzia l’arroganza dell’uomo che è abituato a frequentare e maneggiare il Potere (assoluto) piuttosto che il “confronto” democratico, franco e aperto con i cittadini che lo hanno eletto e con chi collabora con lui nella gestione della cosa pubblica.
Sulle “presunte” possibili decisioni di aderire al progetto da parte di Fratoianni e Bonelli in cambio del “più grande parco eolico-fotovoltaico a mare in Italia“di cui parla il presidente più avanti nell’intervista, vorrei non esprimermi in questa sede – i due leader della nuova “sinistra di supporto” non mi faranno certamente mancare le occasioni di riflessione anche in questa campagna elettorale – vorrei, invece, evidenziare l’arroganza che il presidente mette in quel “possono chiedere quello
che vogliono” che messo così al plurale include proprio “tutti”: alleati, nemici e organi di controllo.
Infatti con quella frase, il presidente non solo sembra non voler prendere in alcuna considerazione le numerose obiezioni e osservazioni già pervenute da molte parti nei termini di legge previsti, non ultime quelle di Legambiente e del Coordinamento “Per il Clima – Fuori dal Fossile” (https://www.ravennawebtv.it/per-il-clima-fuori-dal-fossile-meglio-tardi-che-mai-le-obiezioni-di-arpae-confermano-le-nostre-critiche/), ma anche quelle degli organismi di controllo, come quelle di ARPAE che, non più tardi di due giorni fa – ci dice il corriere di Romagna – ha chiesto «di stimare le perdite di metano dal processo di rigassificazione e trasporto, anche ai fini dell’inclusione dell’esercizio del terminale» e una «valutazione in merito alla possibilità di formazione di “schiume” a partire dallo scarico delle acque provenienti dal processo di rigassificazione».
Tutte domande, preoccupazioni, richieste di valutazioni d’impatto, verifiche sulla potenziale dannosità delle strutture di terra che dovranno sorgere in numerosi punti del territorio comunale, che io (non da solo) ritengo plausibili e utili a difendere - insieme all’ambiente - la salute dei cittadini e l’integrità della città e della sua comunità.
Chissà, dunque, se il “presidente” sarà dello stesso nostro avviso e vorrà - oltre che dare ordini ad alleati e ipotetici avversari politici - anche (bontà sua) ascoltare cittadini, associazioni, esperti che come noi sono contrari ai rigassificatori a Ravenna come a Piombino ed ora anche di organismi di controllo e le loro preoccupazioni, suggerimenti, obiezioni e richieste di chiarimenti e verifiche di Legge a cui – fino a prova contraria – TUTTI dovremmo essere sottoposti.
Alessandro Bongarzone
Capolista Collegio E-R P03 Plurinominale Camera - Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini.
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