Il consumismo spacciato per riqualifica di un quartiere. Le istituzioni si arrendono, sono i soldi del privato che decidono come deve essere la tua città, il sindaco sarà li fuori col cappello in mano che si farà pagare qualche tassa per il comune, mentre il tuo quartiere diventa una tangenziale.
La ciliegina sull'enorme torta di fango è la casa della salute, struttura che per ora non si sa cosa conterrà, e che forse ha utilità per zone lontane dai servizi, non per chi vive a 100mt dall'ospedale. La casa della salute è il nuovo slogan per coprire l'assenza di politica urbanistica e di idee di sviluppo in generale.
In Bassa Romagna il cemento armato dei centri commerciali e del gioco d'azzardo sono l'unico sviluppo accettato e possibile, consuma e gioca, gioca e consuma fino al tuo consumo.
I capannoni delle fabbriche, della produzione sono monumenti al passato dimenticato o da dimenticare, quei lavoratori vengono sostituiti con turnisti sfruttati. Come immaginiamo di svliluppare le nostre città in questo modo? Le città sono fatte di persone che le vivono, che ci lavorano e ci passano il loro tempo libero.
Questo modello di sviluppo uccide le città e i sindaci spacciatori di fumo sono in prima linea con la fascia tricolore a difendere questo modello. Hanno dimenticato cosa ha fatto grande questo territorio: lavoratori che si univano in coperative, idee che facevano nascere aziende.
Certa politica non si preoccupa più di questo, non cerca neanche più di creare le condizioni per fa si che possa esserci sviluppo. La multinazionale arriva con i soldi e i progetti fatti, spesso sono anche capitali mafiosi, e loro spalancano le braccia, distruggendo le città credendo che poi le persone nel deserto creato si possano aggiungere come nei rendering.
A tutto questo bisogna opporsi