Mentre aderisco convintamente all’intera piattaforma della Rete NoRigassNoGnl che ha lanciato la Marcia per il Clima Contro i Rigassificatori a Ravenna e altrove che si svolgerà il prossimo 11 settembre dal Pala de André a Punta Marina, apprendo dalla stampa locale che alla stessa iniziativa hanno aderito Verdi e Sinistra Italiana di Ravenna (https://bit.ly/3RBfBUY).
Non voglio sostituirmi, ovviamente agli organizzatori – dai ragazzi di Fridays For Future al Coordinamento “Per il Clima-Fuori dal Fossile” – né, tantomeno, arrogarmi il diritto di aprire o chiudere accessi e partecipazioni a chicchessia ma ritengo che non mi si possa negare il diritto a svolgere alcune considerazioni di merito.
Pur nella convinzione che il “pentimento” e il “ravvedimento” siano sempre possibili e ben accetti, non posso non evidenziare come i due partiti penitenti siano parte integrante di uno schieramento che, nella sua quasi totalità, sostiene non solo i rigassificatori ma, anche, quell’agenda Draghi che ha proposto di prendere in considerazione il riavvio di progetti nucleari di nuova generazione ben sapendo – se non lo sanno sarebbe ancor più grave – che la “nuova generazione” è la IV (Gen. IV) che, pur essendo da decenni allo studio, non si è ancora concretizzata in impianti utilizzabili diffusamente in sicurezza.
Una partecipazione ad uno schieramento politico anti ambientalista che non nasce da oggi ma al quale i due partiti richiamati partecipano già da tempo nella convinzione – dichiarata in ogni campagna elettorale (da quella per le regionali a quella per le amministrative a Ravenna) – di poter ricondurre a ragione le scelte delle ali più estremiste delle coalizioni e delle Giunte. Posizione che, al contrario, si sono in questo ultimo periodo ancor più radicalizzate, in virtù di una pretesa quanto non percorribile “urgenza”.
L’inanità di un’iniziativa di contrasto o, perlomeno, di moderazione è ancor più dimostrata dall’inutile delega alla Transizione Ecologica che ha condotto, soltanto, alla decisione della Giunta di Ravenna di approdare – senza alcuna ricaduta politica – al rigassificatore di Punta Marina e all’arroganza delle parole del presidente della giunta regionale (https://bit.ly/3KRO3Zf) che anticipa all’Opinione Pubblica di come “avesse letto”: «che anche Fratoianni e Bonelli hanno detto che potrebbero essere d’accordo sul progetto. Peraltro sanno che a Ravenna realizzeremo anche il più grande parco eolico-fotovoltaico a mare in Italia, tra i più grandi in Europa, se il nuovo Governo non ce lo impedisce» (https://bit.ly/3RBfBUY).
Che dire di più, dunque? Ben venga il “ravvedimento operoso” dei rappresentanti locali di Verdi-Sinistra Italiana su cui, in ogni caso, almeno personalmente mi permetto di dubitare e ai quali – che sicuramente se ne faranno una ragione – domenica 11 non riserverò alcun saluto di benvenuto.
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