Apprendiamo dalla stampa che dovrebbero arrivare dal governo, dal famoso piano PNRR, i fondi per finanziare due progetti importanti per Villa San Martino: il ponte della Pungela e la pista ciclabile che collega la frazione a Lugo per 600mila euro l’uno.
Quando le battaglie dei cittadini arrivano a dei risultati è una vittoria per la politica sana, siamo felici per la trascurata Villa San Martino, stessa cosa vale per la pista ciclabile, chiesta da anni lavorando nelle consulte, e che finalmente sembrerebbe essere finanziata.
Usiamo il condizionale perché la giunta fino ad ora nei vari progetti urbanistici che riguardano la città ha fatto vedere poco, soprattutto poca sostanza e escludendo le consulte e i cittadini dai progetti per la città.
Chiediamo quindi che si convochi la Consulta di Villa San Martino e che gli amministratori della città vadano ad illustrare la “sostanza”, cioè progetto e soldi, dato che ad ora c’è solo uno studio sulla fattibilità e i progetti dovrebbero partire nel 2023.
Stessa cosa vale per Madonna delle Stuoie chiediamo che si vada a spiegare ai cittadini quello che abbiamo appreso dalla stampa: il sottopasso ferroviario, previsto su via piano caricatore, è stato cancellato. La questione sottopasso continua nella sua farsa: è sempre stato irrealizzabile in quella zona e con le proprietà private adiacenti, ma per fini elettorali viene continuamente venduto come realizzabile. L’ultimo scambio proposto alla cittadinanza è stato promettere il sottopasso per far accettare il megastore della Conad. Ridicolo e pericoloso in quel quartiere, per funzionare quel mega supermercato ha bisogno di utenza da fuori il quartiere e la città, quindi aumenti del traffico che il sottopasso, promesso per l’ennesima volta, avrebbe dovuto diminuire.
La giunta sta spendendo molto per autocelebrarsi con la comunicazione, si straparla, incensandosi, per la realizzazione di progetti che non sono neanche su carta, vedasi la questione museo della città con sala polivalente e laboratori per i ragazzi diventato ora “Auditorium”, non si capisce da dove esce questa idea. Gli autocomplimenti rendono ciechi. È necessario il confronto con la cittadinanza per tornare con i piedi per terra, la giunta parla di un fumoso avvenire, quando la triste realtà vede Lugo, dal punto di vista urbanistico, una città in mano ai grandi gruppi privati che hanno realizzato grandi fallimenti (piazza XIII giugno, piazzale Enzo Ferrari, le frazioni deserte etc.).
Vogliamo che la città sia ridisegnata insieme ai cittadini e con fondi pubblici per tutte le zone, dal centro alle periferie e frazioni