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Avanti nella difesa del Popolo e della Costituzione!

2022-10-01 16:18

Circolo PRC "Un altro mondo è possibile"

TERRITORI, POLITICA, sinistra, anticapitalismo, rifondazione comunista, ravenna, unione popolare, potere al popolo, un altro mondo è possibile, dema,

Avanti nella difesa del Popolo e della Costituzione!

Rafforzare Rifondazione Comunista per rafforzare il progetto di Unione Popolare!

Comunicato dell’assemblea delle iscritte e degli iscritti al circolo PRC della Federazione di Ravenna “Un altro mondo è possibile” riunitasi mercoledì 28 settembre 2022, approvato all’unanimità dalle compagne e dai compagni presenti.

 

Abbiamo perso, ma andiamo avanti nella difesa del Popolo e della Costituzione!

Nonostante la generosità e l’impegno di tutte/i le/i militanti, delle candidate e candidati e dei gruppi dirigenti a tutti i livelli.

Nonostante la guerra; il carovita; il disagio di vivere; il palese fallimento delle ricette neoliberiste; l’inarrestabile deriva antidemocratica e le dilaganti e ingiuste disuguaglianze.

Nonostante le emergenze climatiche, i rigassificatori e le scelte di nuove e più gravi devastazioni in nome del profitto.

Nonostante le minacce di smantellamento di quel che resta dello Stato Sociale e l'impopolarità dell'agenda Draghi.

Nonostante tutto ciò non siamo riusciti a rappresentare un punto di riferimento per un nuovo progetto di vita sul pianeta.

Il nostro modo di essere alternativi al sistema nella lotta per l’equità e per una società più giusta e a misura delle persone non è risultato “credibile”.

Ma soprattutto, fare la cosa giusta, quella di tentare la ricostruzione di una sinistra allargata a chi voleva partecipare evidentemente non è bastato a convincere cittadini e cittadine, elettori ed elettrìci.

Sapevamo che sarebbe stata un'impresa difficilissima dati i rapporti di forza nella società e sui media.

Una difficoltà che abbiamo sperimentato fin dall’inizio nella raccolta delle 60mila firme necessarie e nel breve tempo di una campagna elettorale rapidissima ed estiva, che non solo ci ha impedito di sviluppare appieno

il progetto di Unione Popolare, ma ci ha costretto a correre mettendo in campo un simbolo “sconosciuto” e un gruppo di persone che nei territori - salvo in alcuni casi- aveva smesso di parlarsi da tempo.

Gli oltre 400mila cittadini che ci hanno dato fiducia in tutt’Italia, in questo contesto, sono un vero miracolo maturato tra mille difficoltà grazie al coraggio e alla resistenza di tutti i compagni e tutte le compagne che hanno ricostruito relazioni che ora non possono essere abbandonate.

Si tratta, ora, - secondo noi - di dare continuità al progetto di Unione Popolare e procedere velocemente verso una sua organizzazione più strutturata che sia in grado di rappresentare adeguatamente il popolo di sinistra nell’opposizione al prossimo governo delle destre sovraniste.

Il nostro partito crediamo possa svolgere un ruolo determinante in questo percorso, rafforzare RIFONDAZIONE COMUNISTA per rafforzare il progetto di Unione Popolare!

Occorre quindi trovare le modalità operative con cui UP possa funzionare al meglio e contemporaneamente ricercare possibili alleanze con forze sociali e politiche per recuperare quel percorso progettuale che le elezioni a settembre hanno interrotto sul nascere.

Insomma noi crediamo che per Unione Popolare si aprano le prospettive per incidere nella vita dei/delle cittadini/e e per svolgere il ruolo di raccordo tra le lotte a cui parteciperemo e la loro rappresentazione politica.

Non ci nascondiamo certo le difficoltà. Eppure noi riteniamo che queste possano essere superate nel lavoro quotidiano con i compagni e le compagne di PaP, di DEMA, di Manifesta, con chi ci ha dato il consenso alle politiche e con chi – nel prosieguo del progetto – si avvicinerà alla nuova organizzazione.

Si tratta - vogliamo evidenziare - di promuovere momenti di riflessione e studio in cui, superate le reciproche diffidenze e i reciproci veti (che vengono da anni di militanza separata), si arrivi a definire ciò che realmente possa farci fare passi avanti nella rappresentanza e nella costruzione della nuova Sinistra d’Alternativa e ciò che in realtà sia possibile superare (accantonare) per approdare ad un punto di “mediazione” più avanzato.

Crediamo, infine, che si debbano ricostruire momenti d’informazione e comunicazione con cui mantenere il rapporto – soprattutto con i/le giovani – che sia quotidiano e proficuo. Momenti anche formativi, realizzati sfruttando al massimo le capacità messe a disposizione dall’innovazione digitale, in cui trovino un posto fondamentale gli/le operatori/trici della cultura, dell’arte, della comunicazione, dell’Università che in questi mesi si sono avvicinati ed hanno sostenuto durante le elezioni il progetto e la Lista di Unione Popolare.

Il “collettivo” del Circolo “Un Altro Mondo è Possibile”, su questi obbiettivi e con questi presupposti ritiene doveroso impegnarsi, nella convinzione che qualsiasi altra iniziativa ci allontanerebbe non solo dalle persone che ci hanno dato fiducia e ci hanno dato il loro consenso elettorale, ma anche dalla nostra volontà collettiva di ricostruire le condizioni per l’affermazione di una Sinistra degna di questo nome. Una sinistra che ha la sua ragione di esistere nella lotta per l’uguaglianza, l’equità e per il superamento del sistema capitalista che ogni giorno di più mostra il suo fallimento economico, ambientale e sociale e la sua scia di disagio e povertà.

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