Tra il cenone del 24 dicembre e il pranzo di Natale del 25 per le persone normali sono due giorni del normale spazio tempo, per il napoletano medio invece è come se fosse un giorno unico dove ricorderà solo di essersi seduto a tavola per mangiare di ogni e basta non ricorderà altro, nemmeno come è arrivato lì.
Nel pieno della digestione di questi giorni sono riuscito a vedere il film Glass Onion di Rian Craig Johnson, purtroppo in TV. Dopo il film del 2019 Cena con delitto - Knives Out, il regista riporta in scena un giallo classico con sempre Daniel Craig protagonista nella parte del detective Benoit Blanc.
L’omaggio al giallo alla Agatha Christie è evidente e giusto, credo che Christie sia un’autrice che non invecchia, ha creato un sistema di trama che è impossibile ignorare se si vuole costruire un giallo vero. Johnson inoltre ha il merito di ambientarlo nei giorni nostri anche se cerca sempre una scenografia retrò. Come nei romanzi della Christie anche Johnson ambienta i suoi gialli nelle classi sociali ricche, le famose élite e il vario sottobosco tipico della società occidentale.
In Cena con Delitto aveva colpito la ricca borghesia democratica americana, il nostro centro sinistra italiano, la quale straparla e condanna continuamente Trump, ma poi alla fine ha tutti i vizi e la protezione “del malloppo” dei repubblicani con una spruzzata di ipocrisia in più.
In Glass Onion invece la storia gira sul personaggio interpretato da Edward Norton: Miles Bron è il classico genio miliardario e stravagante della new economy alla Zuckerberg, Job o Musk, che organizza una cena con delitto con i suoi migliori amici ai quali ha fatto fare carriera. Non svelerò la trama o altro del film, vi consiglio di vederlo, mi piace però la satira del regista in questo personaggio. In sostanza Miles Bron è un idiota con i soldi e solo per questo motivo che tutti, compreso i suoi amici che sono uno spaccato della nostra società, lo ascoltano, lo adulano.
Si certo Bron ha avuto un’idea di successo, ha creato una società Alpha Industries, ma come per i suoi alter ego reali scopriamo che alla fine il lavoro grosso lo hanno fatto gli altri, i veri geni, perché in realtà “l’idea base” non era poi così geniale. I soldi piegano tutto e tutti si prostano al “genio” moderno, dal mondo della scienza a quello dei media etc. il nostro genio viene descritto come un Gesù Cristo contemporaneo continuamente, salvo poi scoprire che quello non è altro che un riccone capitalista come quelli che vuole sostituire, parla solo di green a differenza di un Rockefeller, ma ha la stessa spietatezza.
Il film come detto è una satira e con il personaggio di Bron ci colpisce a noi che vediamo il film, e qui sta la riflessione: perché seguiamo acriticamente questi idioti con i soldi? Forse dipenderà dal fatto che ormai da decenni in occidente la fiducia nella tecnologia è diventata come una religione, e di fatto l’ha sostituita, e la religione a sua volta sostituì la magia, e quindi chi oggi promuovere la nuova tecnologia “che risolverà tutti i problemi” è visto come un moderno stregone.
In particolare i “geni ricchi idioti” di oggi hanno questa arroganza in più rispetto ai semplici ricchi capitalisti del passato: questi credono di poter cambiare il mondo semplicemente immaginandolo, e dato che muovono milioni con le loro “idee” eserciti di altri idioti un po' meno ricchi li seguono e così via. Loro però sono solo il risultato della distruzione della cultura occidentale, ormai anche l’élite al potere della nostra società essendo profondamente ignorante e incolta si affida alla religione della tecnologia come soluzione di tutti i problemi.
Sui temi etici, morali e politici ormai i dibattiti vertono tutti sul “ah adesso esce il nuovo aggeggio tecnologico che risolverà il problema”, stiamo tronando all’intelligenza delle scimmie ma con lo smartphone e prendiamo la scorciatoia tecnologia per non affrontare nel profondo i problemi contemporanei e futuri.
Ci cadono tante persone anche intelligenti a questa cosa, lo abbiamo visto anche sulle polemiche del pos e del pagamento digitale, attenzione che il governo Meloni faccia l’occhiolino a qualche evasore è evidente, ma anche persone che stimo usano questa vicenda per sostenere della moneta cartacea per fermare l’evasione fiscale. Ancora la tecnologia che ci risolve un problema etico, morale, giuridico e politico come se le ricche mafie del Paese non usino anche loro le moderne tecnologie per delinquere, andate a vedere quanti miliardi di euro o dollari si muovono verso in paradisi fiscali usando le crypto valute. Da Gramellini la solita borghesia ricca di centosinistra si lamentava di non poter pagare il caffè con il bancomat, problema cardine dei giorni nostri, e si elogiavano quindi le multinazionali che ti consentono di pagare anche 1 euro, il nuovo modello da seguire, certo le multinazionali non evadono vero? Non mettono la sede fiscale dove non pagano quasi nulla di tasse vero?
Togliere la moneta cartacea per combattere l’evasione fiscale è come i sindaci leghisti che tolgono le panchine per impedire ai barboni di stare in centro: stupido e inutile e nel caso della moneta pericoloso.
Pericoloso perché se non usassimo più la moneta cartacea non è che tutto resta come è oggi, è vero oggi usiamo tanto il digitale per pagare beni o ricevere pensioni o salari, ma a queste transazioni digitali corrispondono soldi cartacei che io semplice lavoratore posso ritirare e, che si muovono anche nel commercio internazionale e vanno nei conti correnti. Se non ci fosse più la moneta cartacea il mio lavoro con cosa viene pagato? Con bit digitali? E come si stabilisce il valore? Come si farà a controllarne la messa in circolazione? Che differenza c’è allora con i bit coin? Perché poi dovrei lavorare? Per avere in cambio dei bit digitali? A questo punto conio una mia moneta legalmente o non legalmente.
Forse la fede indiscussa nella tecnologia potrebbe distruggere l’occidente con il capitalismo, cosa che alla fine non è tanto male.