CON MUD ANGELS DELLA FUZZY BAND SI PUÒ SPERARE

«𝘚𝘪 𝘱𝘶𝘰̀ 𝘴𝘱𝘦𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘵𝘰𝘳𝘯𝘪 𝘢 𝘲𝘶𝘰𝘵𝘦 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘯𝘰𝘳𝘮𝘢𝘭𝘪». È con questo messaggio di speranza che, a pochi giorni dallo scoppio dello scandalo (1992), Franco Battiato rispose al disastro di un'intera classe politica travolta da "Tangentopoli-Mani Pulite".

In questi 33 anni è successo di tutto e, nonostante resti custodita nel "vaso" e nei nostri cuori, la Speranza ha più volte, costantemente vacillato.

Provate, infatti, a guardare i commenti pubblicati sotto al post che precede questo che sto scrivendo ora: la gioia per la liberazione di una collega ingiustamente imprigionata passa in secondo piano e lascia il posto all’invettiva, all’ingiuria, alla denigrazione del lavoro di una “professionista” rea di aver fatto il suo lavoro ed aver espresso opinioni “diverse”. Un attacco alla persona più che alle idee che potrebbero esse confutate con altre invece che con l’ingiuria. Un attacco a cui - mutatis mutandis - cambiando versante politico, sono sottoposti i colleghi che esprimono opinioni differenti da quelle della collega Sala.

E quale speranza si può nutrire nei confronti dell’umanità quando chi governa propone di 𝙥𝙧𝙚𝙢𝙞𝙖𝙧𝙚 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙘𝙪𝙣𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙪𝙣 𝙤𝙢𝙞𝙘𝙞𝙙𝙞𝙤. Badate bene, un omicidio che, per quanto possa rubricarsi come “legittima difesa”, è pur sempre un omicidio che poteva essere evitato se - dopo i sette colpi sparati per intimidire l’aggressore - i due “mortali” fossero stati esplosi alle gambe piuttosto che al torace e alla testa. Un “premio”, una menzione, un’onorificenza che va ad aggiungersi alla miriade di piazze, strade, monumenti et similia intitolati ad “eroi” delle migliaia di guerre che hanno costellato la storia della nostra “Povera Patria”: non solo quelle in cui è stata chiamata a difendersi ma, purtroppo, anche quelle in cui era Lei, la nostra Patria ad aggredire “Patrie” altrui.

Fortunatamente ci sono i ragazzi della 𝙁𝙪𝙯𝙯𝙮 𝘽𝙖𝙣𝙙: Francesco, Giacomo, Luca e i due Simone “𝙘𝙤𝙢𝙗𝙖𝙩𝙩𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙥𝙞𝙖𝙣𝙜𝙤𝙣𝙤”, uomini di cultura che oltre che con chitarre, bassi elettrici, batterie, organi e voce hanno voglia di cambiare il mondo con pale, badili e Solidarietà Umana. Cantano la speranza sporchi di fango e nel video “𝗠𝘂𝗱 𝗔𝗻𝗴𝗲𝗹𝘀”, il loro ultimo lavoro, propongono la speranza di: «una canzone per noi, che non ci arrendiamo mai, combattenti che piangono (appunto)». Una speranza che racconta di tutti gli “Angeli del Fango” che hanno usato i badili per aiutare chi era rimasto sott’acqua dopo le alluvioni di questi ultimi due anni in Romagna.

Il link: https://www.youtube.com/watch?v=Ecb5BGLw6yY, m’era arrivato in una chat che (poco) frequento e solo stamane m’è capitato di guardare l’invito a stare insieme che vuole ricordarci come, in quei giorni: «Ci siamo aiutati a vicenda, spalando tutti insieme. Avevamo paura, ma (noi) non siamo scappati. Per salvare la nostra terra, Siamo stati impegnati… Per le persone che amiamo, per le persone che non conosciamo, quindi per tutte le persone».

Altro che “Ultima Generazione”. A ben guardare sono loro la “Prima Generazione”: quella dopo il disastro dell’individualismo; della predazione della natura, della terra e del cosmo; del lavoro degli esseri umani; della libertà e della vita delle persone.

In 𝗠𝘂𝗱 𝗔𝗻𝗴𝗲𝗹𝘀 c’è tutta, questa Speranza. Forse non ancora un programma politico ma, senza dubbio, un cambio di Punto di Vista. Un modo nuovo d’interpretare la vita sul pianeta. Insomma, un modo “nuovo” e positivo di proporre nuovi orizzonti alla convivenza. Quando chi governa il mondo continua a proporre un sistema che non ha alcuna voglia di porsi limiti, la proposta della Fuzzy Band parla al cuore delle persone e richiama tutti alle proprie responsabilità come unico modo per continuare a: «Sperare che il mondo torni a quote più normali, che possa contemplare il cielo e i fiori, che non si parli più di dittature».