Oggi 21 gennaio abbiamo portato la solidarietà del Circolo di Rifondazione Comunista di Villa San Martino al presidio dei lavoratori e lavoratrici della Lafert di Fusignano, i quali hanno ricevuto all’improvviso, il 16 gennaio, la comunicazione della chiusura della fabbrica e del licenziamento di tutti i 60 dipendenti.
È inaccettabile un comportamento del genere da parte della direzione del Gruppo Lafert, l’assenza di comunicazione e la scelta di chiudere una fabbrica che funziona, dove gli ordini sono in aumento (circa del 60%) fa pensare ad una crisi costruita per spostare la produzione prima nella sede di San Donà in Piave, dove la cassa integrazione copre 4 giorni su 5, e poi all’estero.
Il gruppo infatti lamenta della concorrenza cinese, ma di fatto ha delle sedi in Cina, insomma stiamo assistendo all’ennesima deindustrializzazione di un’azienda che funziona. Abbiamo dato la nostra disponibilità ai sindacati e al sindaco di Fusignano, presente al presidio, ma per impedire questa chiusura c’è bisogno che il territorio si unisca: dai lavoratori delle altre aziende, ai sindaci, alle istituzioni, i partiti, le associazioni e i cittadini della Bassa Romagna e del resto della provincia.
Non lasciamo da soli questi lavoratori.
Rifondazione Comunista Villa San Martino