Negli ultimi quattro mesi quasi 32.000 palestinesi ( di cui il 70% donne e bambini) sono stati massacrati dall’offensiva israeliana tra Gaza e i territori occupati della Cisgiordania, in un’operazione che la Corte Internazionale dell’Aja ha riconosciuto poter costituire atti di genocidio.
Situazione che continua senza soste e pentimenti, proprio in questi giorni a Rafah è in corso un vero bagno di sangue colpendo, dopo gli ospedali, i luoghi di culto e le abitazioni, persino i civili alla ricerca del cibo per sopravvivere.
In tutto il mondo si è levata forte la voce di condanna e di protesta contro il governo di Israele con migliaia di cittadini in corteo e con azioni in solidarietà e sostegno al martoriato popolo palestinese. Voci inascoltate dai vari governi occidentali che, aldilà di vuoti proclami in cui chiedono il cessate il fuoco, continuano in realtà a sostenere Israele fornendo armi e continuando il commercio .
Anche Ravenna non si è mai fermata nel sostegno al popolo e alla resistenza palestinese: manifestazioni, presidi, assemblee e iniziative si sono succedute organizzate sia da noi di Potere al Popolo che dalla vasta rete di collettivi, associazioni, centri sociali, sindacati di base, singoli cittadini e organizzazioni studentesche presenti sul territorio. Una rete che è arrivata a costruire un Coordinamento per intervenire con sempre maggiore efficacia e forza.
Invitiamo i cittadini a unirsi a noi perché ogni azione anche individuale è importante.
Partecipare a un corteo, prendere parte a un presidio, aiutare la diffusione delle notizie che provengono dalla Palestina, sensibilizzare amici e partenti, contestare la complicità del proprio governo nel sostegno ai crimini di Israele, indossare la kefiah o una spilletta “Free Palestine”, esporre la bandiera palestinese dal balcone, ma soprattutto boicottare le aziende complici del massacro cercando di ostacolare la filiera militare ed economica che foraggia Israele in tutti i modi possibili è quello che stanno facendo migliaia di persone in tutto il mondo.
Proprio su questo cominciamo l’azione di informazione sui prodotti e sulle aziende israeliane e che sostengono direttamente Israele e la sua guerra aderendo alle campagne di boicottaggio della BDS che da anni lavora su queste azioni.
Sono multinazionali e prodotti presenti in tutti il mondo: quindi anche sotto casa nostra!
Come già spontaneamente sta avvenendo in tutti i paesi in cui sono presenti, portiamo avanti il boicottaggio, dal punto di vista concreto, smettendo di comprare in questi luoghi e questi prodotti.