comunicato stampa
Nella mattina di sabato 22 giugno è stata resa pubblica la nuova giunta di Lugo che guiderà la città per la Legislatura 2024-2029. Elena Zannoni avrà una squadra che ci lascia molti dubbi sul merito delle scelte fatte, abbiamo l’impressione che questa giunta abbia avuto un'unica matrice per la sua formazione: quelle delle promesse fatte nel retro bottega. Quindi non di scelte basate su merito, esperienza o capacità, le polemiche social scattate nel pomeriggio ci danno delle tristi conferme. Tra l’altro alcuni assessori hanno già dimostrato una subalternità ai dirigenti comunali senza aver dato chiare direttive politiche al loro operato.
A darci conferma dei nostri sospetti è il fatto che neanche il risultato elettorale sembra essere il faro della formazione della giunta. L’alleanza del centro-centro sinistra nelle sue 7 liste non riesce a raggiungere il 51% necessario per non andare al ballottaggio, la differenza la fanno le 176 preferenze personali della Zannoni, quindi c’è un a bocciatura totale degli elettori rispetto a cinque anni fa (che già fu un risultato peggiorativo): i 5 Stelle prendono un terzo dei voti, perdendone 1000, Insieme per Lugo dimezza i voti, ma almeno riesce a fare un consigliere comunale a differenza dei 5 Stelle e di tutti gli altri alleati che vanno tutti malissimo rispetto a 5 anni fa (Verdi, Pri-Azione e Sinistra Civica, la solita lista civetta SI-PSI) anche Italia Viva, che si presentava a Lugo per la prima volta, prende solo 215 voti il 1,42%. Il PD perde altri 670 voti rispetto a 5 anni fa, quindi 6004 voti il 39,63%, teniamo conto che le percentuali sono “migliori” di 5 anni fa a causa di un aumento degli astensionisti, ma ovviamente riesce a prendere quasi tutto il consiglio comunale.
La bocciatura non dipende solo dal voto di 5 anni fa, ma anche confrontandolo con il voto europeo visto che siamo andati in contemporanea, infatti proprio Italia Viva, Azione-Pri, AVS (Verdi-SI) e M5S tra europee e comunali perdono tanti voti o addirittura li dimezzano, segnale evidente che le scelte locali non rappresentano quell’elettorato, solo il PD prende più voti rispetto alle europee.
La politica non è solo fare il risultato, ma anche rappresentare un territorio e i suoi cittadini nelle istituzioni stesse, gli alleati del PD si sono suicidati andando contro il volere dei loro stessi elettori e quindi non rappresenteranno neanche quelli che li hanno votati in Consiglio Comunale, che è l’organo che può incidere sulle scelte e sul programma di mandato, quindi abbiamo un consiglio non rappresentativo di Lugo, con assessori deboli privi di consiglieri che possano portare avanti le proprie idee.
Questi assessorati assegnati in molti casi sembrano più un contentino per tenere buoni i malumori futuri dei partiti e liste, per impedire che facciano opposizione, gli interessi di Lugo e dei lughesi sono passati in secondo piano. Quando nel 2014 alle elezioni il centro sinistra andò al ballottaggio, Ranalli convocò Rifondazione per chiedere il nostro voto. Noi non chiedemmo posti, ma impegni sul programma politico. Questa è la differenza quando si fa politica per il territorio.
Lista Lugo Civica
Lista I Comunisti