Il dramma in Italia è che di politica ne parlano giornalisti che in maggioranza non ne capiscono niente, e il solo 64% di italiani aventi diritto che va a votare è anche per loro colpa, fanno le somme dei voti come semplici operazioni matematiche e ti dicono "se vi foste alleati…”si concentrano sulle persone, i leaders, e perdono di vista il disegno generale e i valori culturali che ci sono nei partiti, ci sono ancora credetemi, ma dato che i grandi media non ne parlano non esistono.
Lascerò Unione Popolare per ultima. La destra vince, non stravince, grazie alla legge elettorale di fatto una minoranza fa il governo. In voti assoluti prende gli stessi di 5 anni fa 12.299.648 (il 43% rispetto al 37% grazie all’astensionismo), ma non solo gli stessi voti e non solo perché il partito di testa è cambiato, dalla Lega a Fratelli D’Italia, è cambiato perché prende voti di elettorato anche diverso, sia dal PD sia da elettorato di sinistra che anche se non è iscritto ad un partito fa volontariato o associazionismo ed è culturalmente vicino al “centro-sinistra” o proprio alla sinistra. In generale il vintage premia la destra, pare il 1994 paro paro, stessi leaders stesse idee, stesse promesse, stesse incompetenze, probabilmente stessi ministri. La Meloni è donna di partito più quadrata nel ragionamento rispetto a Salvini e Berlusconi certo, ma loro rappresentano sempre l’Italia che sdogana, fascismo, mafia e malaffare in genere, basta vedere la quantità di condannati, Berlusconi compreso, presente in Parlamento.
In questa elezione i territori non hanno contato nulla, infatti hanno avuto successo partiti che non ci sono nel territorio, FDI al nord ad esempio è stato usato per punire la Lega, ma se poi iniziasse a lavorare bene potrebbe radicarsi, stessa cosa la coppia dei simpaticoni Calenda-Renzi, già Italia Viva era un micro partito si è unito all’entità Calendiana, ma conquista 2.186.658 voti (il 7,79%) quasi la metà del PD e di poco sotto a Lega e Forza Italia in pratica da soli. Potenza dei media, e dei loro editori, i quali hanno spalmato Calenda in ogni trasmissione TV e su ogni giornale, pare che fosse apparso anche alla Madonna ad un certo punto.
Il Movimento 5 Stelle tiene al tracollo, certo è ovvio perde quasi sei milioni di voti, ma per l’andazzo che stava prendendo grazie all’uscita di Di Maio e alle capacità di Conte si prende lo spazio della sinistra moderata, ovviamente dell’attuale assetto politico. I 4.333.748 di voti e il 15,43% sono merito di Conte quindi il M5S diventa dipendente dal suo leader, domina al sud dove per contrastare la povertà ha realizzato il RDC, quindi realizzare il programma ti fa guadagnare voti incredibile vero?
Veniamo all’uomo che ha reso possibile questa vittoria: Enrico Letta, nipote dello zio, SpoLetta ha fatto tutto il possibile per perdere, una strategia confusa il campo largo lo fa non lo fa chi metto chi non metto, ma se non hai un’identità e neanche un minimo di programma con quali criteri cerchi di allearti? Prima di butti sull’Agenda Draghi che esiste solo nella tua testa, poi ti accorgi dell’antifascismo dopo che andavi alle feste di FDI e non perdi occasione per farti foto in pubblico sorridente con la Meloni. Infatti il PD prende 5.355.086 che è il 19% grazie all’astensionismo perché 5 anni fa era il 18% ma aveva un milione di voti in più, conferma il trend ad ogni tornata perde un milione, ed è l’unico partito che si allea con la SinistraDaVetrina, quella che si specchia in se stessa, solo per arginare le perdite, unico punto in comune che riporta anche nei territori.
La SinistradaVetrina (Sinistra Italiana/Verdi) è sempre la stessa cosa, Leu prese 1.114.799 voti il 3,39% loro il 3,64% prendendo un milione grosso modo, al senato vanno pure sotto. In sostanza prende il voto di chi si vergogna di votare PD e si sente a torto “de sinistra” quindi non è voto tuo non si può costruire niente, l’abbiamo già visto in questi anni. I SI/Verdi sono stati disastrosi come al solito in campagna elettorale, hanno preso impegni contro l’agenda climatica (si a inceneritori e rigassificatori) anche perché ormai per non sparire definitivamente, sia nei territori e sia per elezioni nazionali fanno qualunque cosa in cambio di poltrona. Purtroppo l’esposizione mediatica permette loro di essere molto in televisione, i finti sondaggi lo davano al 5-6%, Tengo Famiglia Fratoianni passa per Che Guevara per dire, mentre sui territori si nascondono, uniche note positive l’elezione della Cucchi che spero vivamente lasci quelle persone il prima possibile, non merita di subire certe logiche.
Unione Popolare non sfonda, si sperava di poter prendere il fottuto 3% ma ci fermiamo a 1,43% 402.177 voti, si sapeva di non potercela fare in così poco tempo anche se un po' di voto in più è arrivato rispetto a 5 anni fa e soprattutto si è rinnovato di età e nuovo elettorato. Unione Popolare l’elettorato se lo dovrà meritare, la Sinistra anticapitalista e antisistema ha mandato a monte troppi progetti in passato per meritare più fiducia. Ora tocca radicare il progetto sul territorio, UP deve federare oltre ai fondatori altri partiti e movimenti, ha avvicinato nuova intellettualità ed è ottimo, deve aprirsi però anche ai cittadini che non vogliono iscriversi ad un partito, ma vedono questo sistema economico finito e da cambiare. Con chi in questa sinistra vorrà rimanere attaccato alla vecchia simbologia e al passato purtroppo ci si dovrà salutare non si può in nome del passato non guardare al futuro.
E qui vengo alla polemica di Scanzi e di chi come lui addiziona voti senza capirne niente di politica. Se UP non si fosse presentato i voti non andavano automaticamente a SI/Verdi, anzi non andavano proprio gli elettori. Il conflitto nella società, come dice anche il Papa o altri osservatori, è tra chi vuole ancora una ricchezza libera di fare quello che vuole e il suo sgocciolamento fa bene a tutti al massimo due regolette due (PD, SI/Verdi e destra per il solito capitalismo liberista) e chi crede che il sistema sia fallito ed è da cambiare radicalmente in favore di chi sta subendo, chi è povero e si sta impoverendo sempre di più. Il fatto è questo, poi puoi perdere le elezioni ma non avere torto, da qui bisogna lavorare per vincere.