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IL PEGGIORE

2024-11-19 16:38

Luigi Iorio

TERRITORI, POLITICA, gas, pd, elezioni emilia romagna 2024, de pascale, cemento, petrolio,

IL PEGGIORE

Con enorme sorpresa in Emilia Romagna ha vinto Michele de Pascale, il candidato del PD e del resto del centro sinistra, subito il neo presidente...

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Con enorme sorpresa in Emilia Romagna ha vinto Michele de Pascale, il candidato del PD e del resto del centro sinistra, subito il neo presidente ha ringraziato tutti coloro che si sono spesi per la sua vittoria durante la campagna elettorale: il centro destra, immagino che in privato qualche messaggio agli amici “camerati” l’abbia mandato.

 

Eh si perché in questa pantomima che ci ostiniamo a chiamare democrazia, se da un lato il PD costringe gli elettori al voto rassegnato, cioè siamo gli unici da votare o noi o meglio se non vi presentate al seggio, dall’altra parte anche il centro destra dà il suo contributo alla distruzione della democrazia candidando ogni volta persone non all’altezza.

 

Lo so cosa state per dire “ma come tu che sei un comunista della sinistra radicale ti auguri una vittoria della destra?” No io ne faccio un discorso di democrazia e dell’importanza ti tenere su questo tipo di sistema, e per far si che la democrazia non crolli, anche se in realtà si sta metamorfizzando, ci vorrebbero candidati seri nei vari schieramenti, invece questo patto di non belligeranza che ancora sopravvive in certe regioni fa in modo che in Emilia Romagna la destra candidi personaggi strani usciti da Narnia, e probabilmente in cambio il PD farà lo stesso in Lombardia e Veneto, come ha già fatto in passato. Per essere ulteriormente sicuri, come cinque anni fa il duo comico Borgonzoni-Salvini e la citofonata, anche stavolta il centro destra non ci risparmia lo show di freak e fenomeni da baraccone, dopo alcune deliranti dichiarazioni sull’aborto della Ugolini, a mettere una pietra tombale sulle eventuali incertezze ci pensa una bella manifestazione di fascisti vicino la Stazione di Bologna. Missione compiuta, hanno portato a casa una bella sconfitta.

 

Ovviamente la vittoria di De Pascale con la politica e con i valori antifascisti e di sinistra non ha niente a che fare, con De Pascale ha vinto la lobby dei cementificatori, dell’Oil&Gas, dell’Eni, l’oscura presenza che a Ravenna tutto muove senza mai apparire. Il programma lo hanno dettato loro, a Michele lo hanno voluto e spinto loro. De Pascale non solo sarà la naturale appendice di Bonaccini, ma ne supererà le gesta in peggio perché la sua esperienza da sindaco di Ravenna e presidente della provincia ne sono la prova.

 

Questa provincia per il PD è stato il perfetto laboratorio per tenere su un sistema che ha creato il paradiso neo liberista perfetto: a Ravenna e provincia si è di fatto privatizzato quasi tutti i servizi pubblici, ma lasciando la finta partecipazione pubblica, in sostanza non comandano più i cittadini, ma sulla carta è un sistema misto pubblico-privato, Hera ne è il capolavoro assoluto. Questo Sistema vede tutti partecipi e d’accordo da Confindustria alle Cooperative rosse e bianche, il Sistema garantisce tutti e distribuisce anche posti di lavoro, sotto-sotto-sotto pagato, ma lavoro e quindi anche voti.

 

Una volta un presidente di cooperative in tv durante un confronto tra sindaci fece una piccola premessa ricordando a tutti gli ascoltatori Romagnoli che: “infondo in ogni famiglia c’è un nostro tesserato” Ecco.

 

E anche a Ravenna il centro destra ha il suo ruolo fondamentale, nel 2021 pur di far vincere Michele per il secondo mandato da sindaco, si sono presentati in quattro candidati a primo cittadino. Questo per non rischiare quello che successe nel 2016: alla candidatura per il primo mandato di de Pascale si tremò, dato che il distacco di tremila e più voti mise quasi in pericolo la vittoria del PD, nonostante ne avesse imbarcata di destra nelle varie liste. A spaccare il centro destra ci fu allora la lista “La Pigna” che con il suo candidato sindaco Bucci strappò i 4mila voti, missione compiuta il centro sinistra fu messo in salvo.

 

Quello è stato il momento in cui il Sistema è esploso, dove Ravenna diventa seconda in Italia per consumo di suolo, una cementificazione continua, De Pascale ha avviato un progetto che costruirà dal nulla un nuovo quartiere, progetto approvato a poche settimane dopo le alluvioni del 2023. Poi via a qualsia impianto inquinante con la lieve promessa di qualche posto di lavoro, dal GNL alla CO2 messa sotto il mare, abbiamo temuto che dicesse si pure al nucleare, metanodotti, trivellazioni chi più ne ha più ne metta. Si pure al Renzismo, ormai si era già persa ogni dignità, sia al Job Act SI SI SI SI SI anche se calano gli elettori SI a Tutto, anche se ormai si sta rubando le idee alla destra più capitalista e affarista SI SI SI SI, nessuna discussione.

 

“SI PUO’ FARE!!!” urla il Dr Frankestein-De Pascale accompagnato dal fido Igor-Barattoni, prossimo sindaco di Ravenna, questo Mostro, questo Sistema ha avuto il via libera e ora diventerà regionale, abbatterà gli ultimi tabù che avevano fermato Bonaccini. I numeri ci sono il PD, nonostante perda voti, grazie all'astensionismo ha conquistato da solo 27 consiglieri, 3 verdi-sinistra, 2 la civica De Pascale, 1 5Stelle. Tutto il centro destra ne ha 15 anche se i 6 consiglieri alleati al PD si rivoltassero per bloccare qualche legge vergogna non ci sarebbero i numeri. Il capolavoro è compiuto.   

redazione@camminaredomandando.it

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